Piastrella 20x20 Casa Geometrica Dalisi G. De Maio

Riccardo Dalisi ha ricevuto il Premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana nel 1981. Le caffettiere della prima serie sono state esposte al MoMa di New York e, da lì, sono arrivate in diversi musei europei e americani. Negli anni si sono susseguite numerosissime serie: caffettiere cavalieri, guerrieri, arcieri, samurai fino a Totocchio (personaggio a metà tra Totò e Pinocchio) che hanno costituito l’“Opera buffa del design”. …

Geometria generativa Partiamo dal quadrato, facciamolo scendere dalla sua idealità, dal suo assoluto (solo mentale), visualizziamo un “perfetto”, sottilissimo disegno… vediamolo immerso in una “realtà pulsante”… Continua a leggere sotto...

Piastrella realizzata con biscotto industriale totalmente decorata a mano su fondo bianco panna, formato 20x20 spessore 1 cm.

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122,00 € al mq.

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Descrizione

Geometria generativa

Partiamo dal quadrato, facciamolo scendere dalla sua idealità, dal suo assoluto (solo mentale), visualizziamo un “perfetto”, sottilissimo disegno… vediamolo immerso in una “realtà pulsante”… Consideriamone un lato: è una barriera, un assoluto che resiste a qualsiasi pressione. Se dovesse muoversi a destra e a sinistra, dentro e fuori?… una rotazione, una traslazione, una deformazione, un “curvamento”. Vediamo ora venir su uno stelo, da un seme. La geometria circolare e compatta del seme si distende, si muove in tanti modi circospetta e decisa, ramificata verso giù per le radici e lineare e ricurva verso su. Penetra, si dirama, si piega, ritorna, procede, genera se stessa con più andamenti. Genera geometrie. … Se pensiamo ad un quadrato, all’angolo retto, al rapporto con la diagonale, ai numeri aperti, la legge che regola l’immutabilità del quadrato è fittizia e limitata. La totalità del quadrato, in tutte le relazioni che comporta la sua realtà, è molteplice. Noi possiamo intenderla soltanto come una pulsazione in più direzioni. La diremmo “generativa” perché il suo essere ha bisogno di generare continuamente se stessa e da noi stessi… …Vediamo l’architettura: due pareti che si toccano fanno spazio. Ne aggiungiamo altre disposte in vario modo; diciamo che qui c’è maggiore articolazione (c’è più spazio) ricca di temi spaziali. C’è ritmo (non monotonia). La legge che la esprime è molteplice, non è fissa (si dice c’è dinamismo), c’è “processo” che tende ad un senso unitario. 

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